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La carne halal un tempo si poteva trovare solamente nelle macellerie islamiche. Oggi, invece, il suo consumo è sempre più diffuso e perciò capita di vederla spesso anche tra gli scaffali di alcuni supermercati.

Non solo, sono sempre più numerosi i ristoranti che propongono cucina etnica, in special modo della tradizione mediorientale, che utilizzano carne certificata halal. 

Noi di Pitador, ad esempio, nel nostro menù utilizziamo esclusivamente manzo e pollo halal 100% italiani.

Detto questo, però, a cosa ci si riferisce davvero quando si parla di carne halal? Vediamolo insieme!


Disciplina degli alimenti: halal e haram

 

Partiamo dalla base.

Nell’Islam il termine halal indicata ciò che è permesso per quanto riguarda il comportamento, il linguaggio, l’abbigliamento e, ovviamente, anche l’alimentazione.

Al contrario il termine ḥarām individua ciò che è proibito.

Nella cultura musulmana il cibo è da sempre strettamente collegato alla purezza del corpo e dell’anima. Ecco perché è importantissimo prestare particolare attenzione agli alimenti che si consumano.

In generale gli alimenti halal devono: apportare i nutrienti essenziali all’organismo; essere masticabili e digeribili; essere privi di sostanze tossiche, di alcol e di sostanze inebrianti; essere preparati secondo i principi halal; non essere vietati, né dannosi per la salute.

Tra gli alimenti haram troviamo: la carne di maiale; l’alcol e altre sostanze inebrianti; ciò che è potenzialmente nocivo per il proprio benessere.

La disciplina degli alimenti, comunque, è spesso interpretata in maniera differente a seconda delle varie comunità islamiche. Di seguito puoi leggere alcuni esempi soprattutto relativi alla carne halal.


Dhabīḥah ḥalāl

Quando si parla di Dhabīḥah ḥalāl si fa riferimento a una carne macellata secondo le linee guida tradizionali le quali prevedono che l’animale sia cosciente al momento della macellazione. Questa è senza dubbio la più rigida tra le definizioni di halal.

Ḥalāl “Bismillāh” di primo tipo

In questo caso si ritiene che le linee guida viste poco sopra non debbano essere seguite in maniera rigida e che sia sufficiente invocare il nome di Dio e recitare la preghiera “Bismillāh al-Raḥmān al-Raḥīm” per rendere la carne halal.


Ḥalāl “Bismillāh” di secondo tipo

In questo caso si ritiene che qualsiasi cibo, proibito o meno, possa diventare ḥalal se viene pronunciata la formula rituale.
Generalmente questo pensiero è spesso condannato dalla maggior parte dei musulmani.


Cos’è la carne halal

 

Ad esclusione del maiale (che è proibito consumare) e dei pesci, gli altri tipi di carne per essere considerati halal devono rispettare alcuni principi legati essenzialmente alla macellazione.

In breve possiamo dire che i punti fondamentali sono i seguenti:

  • Ci si deve assicurare che l’animale sia sano;
  • Quest’ultimo deve arrivare vivo al macello;
  • La macellazione dev’essere eseguita da un uomo musulmano;
  • È necessario pronunciare il nome di Allah prima di iniziare;
  • La carne dev’essere lavorata con particolare attenzione per evitare contaminazioni con elementi haram.

Sono numerosi i gruppi di animalisti che muovono pesanti critiche alla macellazione halal. A questo proposito crediamo che sia di fondamentale importanza sottolineare il fatto che uno dei punti chiave di questo tipo di macellazione sia proprio il benessere dell’animale.

Innanzitutto è importante sapere che fin dall’allevamento le bestie nascono e crescono in un ambiente pulito e sano

Al momento della macellazione nessun animale assiste all’uccisione di un suo simile e, cosa ancora più importante, il macellaio è un professionista che evita qualsiasi tipo di stress alla bestia rendendo il processo veloce e agevole

L’animale, infatti, è considerato un vero e proprio dono e per nessuna ragione deve soffrire.


L’importanza della certificazione per la carne halal

 

Ovviamente affinché si abbia la certezza che la carne halal venga macellata nel modo corretto e, soprattutto, che il benessere psicofisico dell’animale sia assicurato, è di fondamentale importanza che questa sia correttamente certificata.

La certificazione halal, infatti, attesta che il prodotto sia conforme sia ai dettami religiosi, sia in materia di norme igienico sanitarie.

La carne halal garantita da un ente certificatore prova che l’intera filiera di produzione sia stata controllata: dalla materia prima, passando per la macellazione, la trasformazione e lo stoccaggio, fino al trasporto.

 Al momento non c’è una vera e propria norma internazionale e sono attivi diversi enti certificatori.

Tra questi, a livello internazionale, si possono citare World Halal Authority – WHA, riconosciuto anche dalle organizzazioni governative, e HQC, ente indipendente accreditato a livello internazionale che è stato classificato come primo ente di certificazione halal affidabile e riconosciuto in Europa.

La carne halal e i suoi benefici

 

Una carne halal certificata, come abbiamo visto, ne garantisce anche l’ottima qualità.

Innanzitutto gli alimenti halal non devono contenere sostanze tossiche. Ciò significa che i produttori e gli allevatori non utilizzano pesticidi, antibiotici e altri elementi nocivi. Inoltre gli animali vivono in maniera sana e in ambienti puliti dove i batteri hanno poco modo di prosperare. Ciò ne assicura il benessere, ma anche l’assenza di stress.

Non da meno, gli animali arrivano al macello vivi e in buona salute.

Insomma, quando mangiamo carne halal, siamo sicuri di cosa stiamo ingerendo!

 

I tipi di carne halal e le preparazioni più diffuse

 

Tranne il maiale che, come abbiamo già visto, è proibito, qualsiasi carne può essere considerata halal se correttamente certificata.

Generalmente manzo e pollo sono quelle più richieste. Nel caso del manzo si prediligono tagli adatti alle lunghe cotture per la preparazione di stufati come quelli nelle tipiche tajine.

In alcuni casi si può trovare anche l’agnello che generalmente viene utilizzato per preparazioni tipiche dei giorni di festa.

Carni ovine di agnelloni di media – grossa taglia, invece, sono un po’ più diffuse e anche in questo caso vengono utilizzate per la preparazione di piatti che prevedono cotture lunghe e lente. La carne dell’agnello viene usata spesso, ad esempio, per il cous cous.

Da noi di Pitador, ad esempio, troverai la carne halal di pollo e manzo come protagonista indiscussa di un gustoso shawarma con il quale siamo soliti farcire una soffice pita: credici, è irresistibile!

Per provare un’altra preparazione con il manzo halal potresti optare per un burger, per le nostre kafta o per i kibbeh, deliziose polpette di carne e bulgur.

Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta! Speriamo di essere riusciti a chiarirti un po’ le idee sul significato di carne halal.

Ti aspettiamo a Milano nei nostri ristoranti di Piazza Argentina 4 e Piazza Ventiquattro Maggio 4!