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Terra di contrasti, melting pot di culture e religioni, Nazione dalla storia antichissima e dai paesaggi mozzafiato, il Libano è un luogo tutto da scoprire.

In questo articolo abbiamo deciso di parlarti della sua conformazione geografica, del suo passato e delle sue tradizioni nella speranza di riuscire a darti un’infarinatura della cultura libanese.

 

La geografia del Libano in breve

 

Il Libano, ufficialmente la Repubblica del Libano, si trova in Vicino Oriente e confina con il Mar Mediterraneo a Ovest, a Nord e a Est con la Siria e con Israele a Sud.

Ha una superficie di 10 452 km² che può essere suddivisa in quattro regioni fisiografiche diverse: la pianura costiera, la catena montuosa del Libano, la valle della Beqaa e le montagne dell’Anti – Libano.

In passato il Libano ospitava immense foreste di cedro, ma oggi, dopo millenni di sfruttamento commerciale senza nessuna politica di riforestazione, la loro diffusione si è notevolmente ridotta.

In linea generale si può dire che il Paese goda di un clima mediterraneo moderato. Sulla costa si hanno inverni freschi e piovosi ed estati calde e umide. Ad altitudini più elevante, invece, le temperature invernali scendono spesso sotto lo zero causando frequenti nevicate abbondanti. Nonostante questo le estati sono molto aride.

 

Breve storia del Libano

 

La storia del Libano è una storia complessa che inizia con i Fenici e che termina con le guerre della seconda metà del Novecento da cui il Paese è riuscito a uscire per ritornare a splendere.

Le prime testimonianze dell’uomo in queste terre risale addirittura a 7000 anni fa, ma possiamo dire che la storia del Libano moderno inizia con il regno dei Fenici e con la loro potenza marittima e commerciale.

Dopo il 60 a.C. i Romani riuscirono ad annettere il Libano sotto la Provincia della Siria.

Successivamente, con il crollo dell’Impero Romano, iniziarono le mire su quest’area da parte degli arabi.

Nel XVI secolo il Libano fu conquistato dagli ottomani che qui dominarono per circa 400 anni.

Quando l’Impero crollò a seguito della Prima Guerra Mondiale, la Francia ottenne il mandato sul Libano, ma nel 1943 il Paese fu proclamato ufficialmente indipendente.

Se inizialmente la Nazione fiorì economicamente, nel 1975 scoppiò una terribile guerra civile che durò fino al 1990 durante la quale il Libano venne più volte occupato da parte di forze straniere.

Con la fine della guerra iniziò un intenso periodo di ricostruzione atto a rilanciare l’economia.

Oggi purtroppo la situazione finanziaria del Libano attraversa un periodo complicato che si ripercuote anche sulla stabilità politica, ma la voglia di ritrovare pace, serenità e sicurezza è davvero tanta da parte di tutta la popolazione.

 

La bandiera del Libano: il simbolo del Paese

 

È probabile che ti sia capitato di vedere la bandiera del Libano e di non capire esattamente cosa rappresentasse.

Questa è composta da tre bande orizzontali: una centrale bianca e due laterali rosse. Al centro, invece, si trova un albero completamente verde (anche il tronco).

Le bande rosse rappresentano il sangue puro versato per raggiungere la liberazione e l’indipendenza. La banda bianca, invece, è il simbolo della pace, ma anche della neve che ricopre le montagne del Libano. Il cedro verde, infine, simboleggia l’immortalità e la fermezza.

 

Cultura libanese: arte, letteratura e musica

 

La cultura libanese riflette l’eredità di tutte le popolazioni che si sono susseguite sul suo territorio e che ancora oggi sono parte fondamentale di tradizioni e di usanze tipiche.

I numerosi gruppi etnici e religiosi che convivono in Libano continuano a dare il proprio contributo nel caratterizzare fortemente ogni settore culturale del Paese: dalle arti visive fino alla musica.

Parlando di arti visive si deve citare sicuramente Moustafa Farroukh, il più grande pittore libanese del XX secolo.

Per quanto riguarda la letteratura, invece, bisogna sicuramente fare un cenno a Khalil Gibran che nelle sue opere poetiche ha sempre cercato di unire la civiltà occidentale e quella orientale.

Se parliamo di musica è interessante osservare che quella tradizionale è sempre molto amata, ma negli ultimi anni sta prendendo piede anche una musica moderna che concilia gli stili arabi occidentali e tradizionali con il pop. Tra gli artisti più amati c’è sicuramente il cantante anglo – libanese Mika.

 

La cucina libanese

 

Sicuramente non meno importante di tutto quello che abbiamo visto fino a qui è la cucina libanese.

Anche la gastronomia del Paese, infatti, riflette quella contaminazione di etnie e religioni che ancora oggi caratterizzano il Libano e di cui abbiamo parlato anche in altri ambiti.

La tradizione culinaria libanese è il perfetto connubio tra sapori mediterranei ed esotici ed è sicuramente contraddistinta della presenza di numerosi elementi tipici della cucina levantina: dalla componente vegetale ai cereali, passando per i legumi.

Olio di oliva, limone, aglio, sesamo, prezzemolo e menta sono gli ingredienti principali per i condimenti.

Pollo, capra e agnello, invece, sono tra le carni più diffuse

Ci sono poi i ceci, componente fondamentale di moltissimi piatti vegetariani libanesi.

Tra le pietanze più diffuse è doveroso accennare alla pita, il pane tipico, allo shawarma, il piatto di carne più amato e diffuso, ai kibbeh, polpettine di bulgur e carne, e ai celeberrimi falafel, polpettine di ceci speziate.

Inoltre vino e Arak, il tradizionale liquore all’anice, sono le bevande che generalmente non mancano mai durante un pasto libanese.

Per approfondire questo argomento ti suggeriamo di leggere la nostra guida completa dedicata alla cucina libanese.

 

La Capitale, i Patrimoni dell’Umanità e le aree protette del Libano

 

Infine, prima di concludere questo articolo sulla cultura libanese, ci teniamo a parlarti brevemente di qualche aspetto più legato al settore turistico nella speranza di invogliarti a visitare il nostro bellissimo Paese.

Iniziamo dalla Capitale, Beirut. Si tratta di una città vivace e affascinante dalla storia millenaria. Tra i pochi edifici storici antichi a essere rimasti in piedi c’è la Grande Moschea, tappa imperdibile di un viaggio in città insieme al Museo Nazionale di Beirut. Nonostante i danni dovuti alle devastazioni della guerra civile, la città conserva ancora il suo fascino, soprattutto negli antichi quartieri di Ashrafiyye e di Gemmayzeh. La parte più affascinante di una visita nella capitale libanese, comunque, è la possibilità di immergersi in una città così multiculturale da apparire quasi come un vero e proprio microcosmo a sé stante.

In Libano, inoltre, è possibile visitare ben cinque siti considerati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Si tratta dei siti di Anjar, Baalbek, Biblo, Tiro e Ouadi Qadisha (la Valle Sacra) e Foresta dei cedri di Dio (Horsh Arz el-Rab). Sono tutti siti archeologici di diverse epoche, ma nell’ultimo caso sono stati inclusi anche i resti della grande foresta di cedri del Libano, amata e scelta nell’antichità per la costruzione di grandi edifici religiosi.

In Libano ci sono anche diverse aree protette. Tra queste ti segnaliamo la Riserva naturale dei cedri dello Shuf, la Riserva di Horsh Eden e la Riserva delle foreste di Tannourine, tutte dedicate al famoso e protetto Cedro del Libano.

 

Ora che conosci un po’ meglio la cultura libanese, non ti resta che venirci a trovare a Milano in Piazza Argentina 4 e in Piazza Ventiquattro Maggio 4 per assaggiare alcuni dei migliori piatti tipici della nostra cucina. Ti aspettiamo da Pitador!